MADE IN, la battaglia di Confartigianato per l’obbligo di tracciabilità

MADE IN, la battaglia di Confartigianato per l’obbligo di tracciabilità

Stupisce e preoccupa – sottolinea Mazzarella – che, proprio nel momento in cui il Governo dedica impegno e risorse per valorizzare le produzioni made in Italy e per rilanciare investimenti e consumi, in ambito europeo il risultato dell’azione della Presidenza italiana vada in direzione opposta.

Così il Vice Presidente Provinciale nonché Presidente Nazionale Moda di Confartigianato Imprese Giuseppe Mazzarella commenta le conclusioni del Consiglio Ue Competitività, riunito a Bruxelles, che ha rinviato al prossimo semestre a presidenza lettone la decisione sull’obbligo di indicazione di origine controllata contenuto nella proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti.

Così il Vice Presidente Provinciale nonché Presidente Nazionale Moda di Confartigianato Imprese Giuseppe Mazzarella commenta le conclusioni del Consiglio Ue Competitività, riunito a Bruxelles, che ha rinviato al prossimo semestre a presidenza lettone la decisione sull’obbligo di indicazione di origine controllata contenuto nella proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti.

Confartigianato – conclude Mazzarella – continuerà a battersi affinchè l’Europa riconosca e approvi l’obbligo di indicare il marchio ‘made in’ sui prodotti al fine di garantirne la piena tracciabilità, come già avviene nei principali Paesi aderenti al WTO (ad es. USA, Giappone, Canada e Corea). Ne va della difesa del patrimonio manifatturiero dell’artigianato e dell’impresa diffusa, del diritto dei consumatori a una corretta informazione sull’origine dei beni acquistati, della lotta al grave fenomeno della contraffazione.

 

SHARE